5 giorni in Francia tra
Provenza e Camargue.
Un viaggio in macchina tra natura e bellezze artistiche di una terra baciata da sole e vento, dove l'estendersi di campi variopinti e frutteti non ha fine e il profilo ondulato di morbide colline diventa pianura dorata pronta a tuffarsi nelle acque del Mediterraneo.
Provenza, ricca di profumi e sapori, più elegante, più delicata la sua indole, ti accoglie, ti inebria, erbe, lavanda, sapone, zucchero a velo, in glassa, in sciroppo e alla fine ti innamori.
Camargue, di sabbia, di
mare, paludi e lagune, un lembo di terra quasi inviolato. Il suo
carattere aspro e selvaggio tramortisce e non lascia più andare,
anche se breve l'incontro è sempre intenso.
Ecco il racconto della breve vacanza che, tra lo studio di un kanji e l'altro, mi sono concessa, alla scoperta di una terra vicina eppure accattivante ...
(tramonto mozzafiato
sulla Spiaggia di Piemanson in Camargue)
1. Aureille
Un
piccolo borgo della Provenza, con piccole case di pietra e piccole
stradine che si arrampicano su per la collina e poi scendono, si
allargano e si stringono, si incrociano e si dividono.
Tra
porte, finestre e cancelli che rubano i colori al cielo: turchese,
celeste, blu, un pallido acquamarina o ancora imitano le tinte dei
campi di lavanda e le sfumature di un lilla pastello fanno capolino
qua e là.
Se
siete curiosi di scoprire come sia un tipico paesino provenzale,
Aureille, con i suoi 1500 abitanti, intorno campagna e nient'altro,
fa decisamente al caso vostro.
Il
momento migliore per visitarlo è sicuramente durante la bellissima
festa del Carreto Ramado, una processione in costume, in cui
le donne fanno frusciare ad ogni passo lunghi abiti dalle gonne ampie
e gli uomini accompagnano cavalli con bardature che sembrano prati
fioriti.
Il
vero protagonista della processione è però il carreto, un carro
interamente decorato con verdure, fiori e erbe.
cosa mangiare →
a conclusione della
processione, acquistando i biglietti, si può partecipare al pranzo
del paese e assaggiare la paella
provenzale,
cucinata per l'occasione in enormi padelle sotto un meraviglioso
viale alberato.
2. Avignon
Città dalle atmosfere
medievali e per quasi un secolo sede papale.
Dei periodi della storia
che la hanno toccata porta ancora oggi i segni. Oltrepassate le mure
ci si immerge nella città antica, tra le sue vie vivaci e i numerosi
monumenti.
Primo tra tutti l'imponente Palazzo dei Papi, il più grande palazzo gotico d'Europa e residenza nel 1300 dei sovrani pontefici.
Altri due monumenti imperdibili sono sicuramente i magnifici giardini di Rocher des Doms, che salgono su per la collina appena a fianco al Palazzo e permettono una vista spettacolare della pianura sottostante e il Ponte Saint-Bénézet costruito nel 1185, ha sfidato guerre e numerose alluvioni, per giungere quasi intatto fino a noi.
Tramonto sulla Spiaggia di Piemanson |
3. Parco naturale della
Camargue e Spiaggia di Piémanson
Immaginate un luogo dove l'uomo è poco e la natura tanta, dove sabbia, mare e un vento implacabile la fanno da padrone. Immaginate un luogo dove i tramonti sono di fuoco e l'alba oro che sfrigola. La Camargue ha una bellezza schietta, ti sferza con la sua aria gelida la notte e poi con magnanimità ti concede paesaggi che tolgono il respiro
Passeggiata a Cavallo sulla Spieggia di Piemanson |
La Spiaggia di Piémanson si trova nel cuore del parco naturale, per arrivarci una strada tutta dritta e poco percorsa, finché la terra finisce e inizia il mare. Si estende prima liscia e poi tra dune e stagni per 25 km fino alla foce del Rodano.
Una delle attività più caratteristiche che si possono fare in Camargue è la passeggiata a cavallo in spiaggia, io vi consiglio il Domaine de La Palissade, il maneggio più vicino a Piémanson.
uno stormo di fenicotteri in volo all'alba |
Il Parco Naturale inoltre è un importante sito per la migrazione di moltissime specie di uccelli, tra cui lo stupendo fenicottero rosa.
Se ne possono vedere tantissimi passeggiare placidamente negli stagni.
A soli 11 km da Piémanson si trova la piccola cittadina di Salin de Giraud le cui saline sono però le più grandi d'Europa.
Lungo la strada che collega Piémanson a Salin c'è un punto panoramico in cui ci si può fermare per osservare le saline dall'alto. A causa del sale il mare assume una bellissima sfumatura rosa, mentre attorno montagne bianche di sale solidificato completano il paesaggio.
sulla vetrina la Croce della Camargue |
cosa
mangiare →
la Camargue è famosa per i suoi dolci deliziosi e a Salin c'è una delle panetterie più buone in cui sono stata durante il viaggio.
Non perdetevi le girelle all'uvetta con sciroppo e glassa e i sacristains alle mandorle (brioches dalla forma affusolata fatte di sfoglia, con mandorle e zucchero a velo).
5. Arles
I monumenti che riconducono la città alle sue origini romane giunti integri fino a noi non sono moltissimi.
Ma stupisce la bellissima Arena, nascosta in una piazza nel quartiere vecchio della città, circondata da edifici dalle imposte colorate, dà vita a un quadro insolito e pittoresco.
Poco distante si possono ammirare anche i resti del teatro romano
Poco distante si possono ammirare anche i resti del teatro romano
E soprattutto stupisce Arles in sè, rivela la sua natura straordinaria e colorata.
Non solo città romana ma anche città che dona scorci inaspettati. E così in un angolo spunta un caffè dai muri giallo girasole dedicato a Van Gogh (che ad Arles visse per lungo tempo), accanto ai resti del foro romano finestre color del cielo estivo e giù per una via un tetto di ombrelli variopinti.
cosa
mangiare →
Siete in Francia, potreste mai non rimpinzarvi di crêpes ?
Certo che no !!
Il mio suggerimento è di assaggiare quelle con sucre, gusto che solitamente in Italia non si trova.
Sarà anche semplice zucchero quello che viene aggiunto dentro la crêpe ma dà all'impasto un gusto favoloso facendolo rimanere leggero e morbido.
6. Saintes Maries de la
mer
Per qualche motivo la figuravo come una semplice città di mare anche piuttosto turistica e invece ho dovuto ricredermi.
Non è solo spiagge carine e un bel lungomare, ma soprattutto un incastro di vie strette tutte da esplorare, case bianche e colori accesi che ruotano attorno a un'antica chiesa romanica.
E' una città che sa di festa e spensieratezza, avventura anche e un pizzico di esotico.
L'Eglise des Saintes Maries sul cui tetto è possibile salire (e non parlo di una terrazza ma del tetto vero e proprio senza protezioni o simili) per ammirare la città dall'alto, vale senz'altro la pena di una visita vista anche l'esperienza particolare.
Se si prosegue sul lungomare poi si possono ammirare alcune abitazioni tradizionali camarguesi, piccole bomboniere bianche con tetti di paglia.
A Saintes Maries c'è anche un'arena per la corrida, se siete incuriositi da questo spettacolo potrebbe essere l'occasione giusta per vederlo (in più viene svolta un tipo di corrida in cui il toro non viene ucciso)
Per qualche motivo la figuravo come una semplice città di mare anche piuttosto turistica e invece ho dovuto ricredermi.
Non è solo spiagge carine e un bel lungomare, ma soprattutto un incastro di vie strette tutte da esplorare, case bianche e colori accesi che ruotano attorno a un'antica chiesa romanica.
E' una città che sa di festa e spensieratezza, avventura anche e un pizzico di esotico.
L'Eglise des Saintes Maries sul cui tetto è possibile salire (e non parlo di una terrazza ma del tetto vero e proprio senza protezioni o simili) per ammirare la città dall'alto, vale senz'altro la pena di una visita vista anche l'esperienza particolare.
Se si prosegue sul lungomare poi si possono ammirare alcune abitazioni tradizionali camarguesi, piccole bomboniere bianche con tetti di paglia.
A Saintes Maries c'è anche un'arena per la corrida, se siete incuriositi da questo spettacolo potrebbe essere l'occasione giusta per vederlo (in più viene svolta un tipo di corrida in cui il toro non viene ucciso)
Le vie si riempono di locali affascinanti in cui fare aperitivo e ristoranti in cui assaggiare i piatti caratteristici del luogo.
Anche in questo caso i colori la fanno da padrone, ogni ristorante ha il suo e quello che appare davanti è un arcobaleno di insegne, cartelli e menù.
Uno dei ristoranti più famosi di Saintes Maries si chiama El Campo tratti gitani e spagnoli come gli spettacoli di musica e flamenco che offre durante la cena.
Abbiamo provato a chiedere un tavolo per due, ma il destino di chi non prenota per tempo a Ferragosto è di rimane senza posto come nel nostro caso.
Imperdibili a Ferragosto sono poi anche i fuochi d'artificio sulla spiaggia.
Abbiamo provato a chiedere un tavolo per due, ma il destino di chi non prenota per tempo a Ferragosto è di rimane senza posto come nel nostro caso.
Imperdibili a Ferragosto sono poi anche i fuochi d'artificio sulla spiaggia.
telline o vongole in salsa d'aglio e prezzemolo e moscardini con patate |
cosa
mangiare →
aperitivo per eccellenza qui a Saintes Maires sono le telline in salsa d'aglio e prezzemolo da portare via in una vaschetta e mangiare passeggiando o (come abbiamo fatto noi) accomodandosi in spiaggia per ammirare nel frattempo il tramonto
Un'altra specialità della Camargue è la bistecca di toro, cotta al punto giusto, morbida e saporita. 250 gr di pura bontà.
Se non vi va la bistecca una valida alternativa è il gardiane de taureau, spezzatino di carne di toro accompagnato da riso camarguese
Dentro bellissime mura bianche si cela Aigues Mortes, un tempo prima città portuale sul Mediterraneo sotto il controllo del re di Francia, oggi nell'entroterra a causa del formarsi nel corso dei secoli di nuova laguna.
Assolutamente consigliata è la passeggiata sulle mura, pensata non solo come un modo per ammirare la città dall'alto ma anche come un museo a cielo aperto che permette di apprendere la storia della città e del suo costruttore il re Luigi IX.
Tra le mura di Aigues Mortes atmosfere medievali e provenzali si intrecciano.
Così l'antica città fortificata si arricchisce di angolini eleganti, pieni di colore, bistrot simpatici e botteghe invitanti.
Ci si siede a un tavolino, si ordina un frullato fresco e ci si gode il pomeriggio.
cosa
mangiare →
Girovaghiamo nella piazza centrale alla ricerca di una crêperia che mi era stata tanto decantata, per poi scoprire che il posto ha cambiato gestione e ha smesso di fare crêpes. Delusi, un pò per caso un pò a sentimento, scegliamo un altro ristorante La Gardiane, e di nuovo un pò per caso e un pò a sentimento finisco con l'ordinare l'hamburger più buono che io abbia mai mangiato.
Un hamburger di carne di toro, pomodoro, lattuga più grosso di me e infinitamente delizioso.
Sicuramente passeggiando tra le vie di Aigues Mortes noterete un negozio dagli esterni giallo accesso e dagli interni che paiono appartenere a un secolo che sa di favole ormai scivolato via, in cui i dolci erano piccoli tesori da gustare pian piano.
Si tratta di La Cure Gourmande, un negozio di biscotti, cioccolatini, torroni e caramelle fatti a mano.
La cosa più carina da fare è sicuramente comporre il proprio pacco di biscotti artigianali ripieni, scegliendoli uno ad uno dallo stand all'entrata. Marmellata di fragole, lamponi o albicocca, caramello e mela-cannella ... io non mi sono lasciata sfuggire l'occasione.
Tornando verso l'Italia ci siamo fermati a Briançon, cittadina di montagna che ovviamente non fa parte della Provenza ma che mi è piaciuta molto.
Racchiusa tra il Colle del Monginevro e le valli francesi la vista che offre è spettacolare.
Dopo una visita al Forte di Briançon che domina la valle sottostante, tra rovine, torri e sotterranei l'ideale è una passeggiata nel centro antico, un susseguirsi di casette colorate, negozietti e ristoranti che sembrano piccole baite e offrono pietanze di montagna come la raclette.
Cosa ne pensate di questo viaggio ? :)
se questo post vi è stato utile e lo avete trovato interessante fatemelo sapere nei commenti e lasciate un like su
★ PAGINA FACEBOOK
Ci vediamo alla Prossima Fermata gente ⊂(。・ω・。)⊃ !!!
Era un viaggetto che avevo intenzione di fare anche io, mi salvo i tuoi suggerimenti!
RispondiEliminaCome hai fatto con i pernottamenti? Io cercavo e cercavo, ma trovavo solo alloggi piuttosto costosi, per quello ho rinunciato!
Ciao Michela :) sono contenta che i miei suggerimenti ti siano stati utili !! La Provenza è un posto relativamente vicino ma che merita molto.
RispondiEliminaSempre campeggio, a Saintes Maries ce n'è uno molto grosso e a Pièmanson si può dormire in spiaggia (anche se dall'anno prossimo forse non si potrà più) poi ci spostavamo in macchina :)
Avrei voluto vedere anche i campi di lavanda ma fioriscono tra giugno e luglio quindi niente
Mi hai fatto venire una gran voglia di partire (e una gran fame)! Ti faccio i complimenti per queste bellissime foto e in particolare ti dirò che mi hanno incuriosito molto Avignon ed Arles (ho un debole per i palazzi gotici).
RispondiEliminahttp://blog-finisterrae.blogspot.it/
Grazie mille Finis Terrae !! La Provenza è una terra di colori e sapori (capisco la fame ahah credo di aver fatto una dieta ingrassante là)
EliminaAvignon e Arles sono molto interessanti, soprattutto per i periodi storici che si sono trovate a vivere (i palazzi gotici poi affascinano da sempre anche me !!)