Anche qua è tempo di vacanze estive, scuola chiuderà per due settimane e ne approfitteremo non solo per visitare quei luoghi di Tokyo ancora inesplorati ma anche per avventurarci al di fuori della grande metropoli -ho organizzato un viaggetto niente male,vedrete, vedrete.
Oggi girovagheremo
per tre quartieri di Tokyo: Ueno, Asakusa e Ginza.
Puntiamo ad alcune
attrazioni ben precise e il level up è dato dal fatto che non
dormiremo questa notte, domani mattina all'alba ci aspetta l'asta dei
tonni e causa orari della metro/orario di apertura dell'iscrizione
all'asta ci tocca stare sveglie tutta la notte per poter essere
sicure di entrare. Quindi iniziamo la giornata con questa
consapevolezza: after per vedere i tonni non ti temiamo.
Dall'Italia sono
arrivate Bea (una mia carissima amica) e Cristina (una sua compagna
di università che ho conosciuto qualche mese prima della partenza) che si uniscono al nostro terzetto tokyota per tutta la
durata delle nostre vacanze.
Così ci
incontriamo di buon'ora all'uscita della metro di Ueno, oggi le porto
a vedere la strada-mercato
di Ameyayokocho e finalmente avrò l'occasione di scattare
qualche foto diurna a questo luogo estremamente affascinante.
(una pasticceria
e una panetteria ad Ueno. Poiché il panda, presente nello zoo di
Ueno, è il simbolo del quartiere, tantissimi dolci lo raffigurano)
Ad Ameyoko si
possono trovare banchi che vendono prodotti freschi della cucina
giapponese -pesce, crostacei, alghe, frutta e verdura- così come
numerosissimi cibi in scatola -ad esempio pesce essiccato o i senbei. Ci sono poi tantissimi ristorantini, non solo nella via
principale ma anche infilandosi nelle piccole traverse.
E' un posto di
vita quotidiana, non propriamente turistico anche se abbastanza
famoso, i giapponesi fanno la spesa tra un banco e l'altro, i
venditori con i loro asciugamani bianchi annodati sulla fronte si
affaccendano, cartoncini perfettamente rettangolari riportano prezzi
e nomi dei prodotti, kanji e kana in nero, rosso e blu.
Il fascino e il
carattere del luogo stanno proprio in questa semplice quotidianità,
che ai miei occhi di straniera è comunque straordinaria: il
proprietario del banco davanti a me prende da uno scatolone alghe e
le divide in vaschette a mò di insalata già pronta, solo che
insalata non è.
(1 kg di alghe
per favore... personalmente adoro le alghe wakame, soprattutto nella zuppa di miso, ma vederne una simile quantità tutta assieme è
impressionante)
E' bello
immergersi in questo tipo di atmosfera, prendersi il tempo per
osservare la routine giapponese. Per me visitare un Paese non
significa limitarsi a vedere i luoghi più turistici ma anche
riuscire a carpirne almeno un pezzetto di cultura, assaggiarne i
sapori, far propri colori e odori per quanto possibile. Così si avrà
appreso qualcosa di nuovo, e viaggiare sarà davvero una crescita.
(quest'altro
signore imbusta pesci, i giapponesi sono particolarmente attenti alla
freschezza e alla qualità degli alimenti)
(in questo
banco tantissimi crostacei, varietà e colori si mescolano)
(un banco molto
casereccio fatto di polistirolo esibisce aragoste, granchi, gamberi e
dei molluschi che non ho mai visto prima)
(lo ammetto,
sono affascinata da sto asciugamanino legato in testa)
Il pesce, che sia
fresco o essiccato, va non a caso per la maggiore: il Giappone è
un'isola dopotutto, ma ogni tanto spunta anche qualche banco di
frutta tingendo di rossi e di gialli lo scenario.
(c'è perfino
la seppia essiccata e accanto a lei sulla destra dei lunghi cosi
essiccati che sembrano bacchette magiche, non ho idea di che siano ma
sono buffi)
(la frutta in
Giappone è uno degli alimenti più cari ed è venduta al pezzo, per
ora ho sempre e solo mangiato le macedoniette dell'Inageya, il
supermercato vicino a casa, comprare un frutto intero mi pare un
lusso)
Una delle
particolarità di Ameyoko è che si estende stretta tra il retro
degli edifici della via principale di Ueno e la Yamanote, alcuni dei
negozi sono addirittura proprio sotto la sopraelevata della Yamanote,
sembra stia trattenendo il respiro, stipata di persone e bancarelle,
chiusa tra muri e come tetto il cielo.
(l'ingresso di
Ameyayokocho, a destra in alto il muretto laminato grigio che si vede
racchiude le rotaie della Yamanote)
(a un certo
punto la strada si biforca, è una zona molto interessante da
esplorare, proseguendo dritte con una passeggiata di mezzora si arriva addirittura ad Akihabara. Dato che oggi è una bella giornata di sole le immancabili
signore giapponesi ombrello munite si palesano per strada)
(io e Bea che
ci rivediamo dopo più di un mese: si vede che sono felice, vero?
Oggi sono vestita
completamente made in Japan, la tuta comprata da Romantic Standard a
Shibuya e il ventaglio in Nakamise Dori ad Asakusa)
(scendendo
lungo Ameyoko, si incontrano anche alcuni negozi di scarpe, vestiti e borse a prezzi
decisamente convenienti)
(uno di quei
negozzi giapponesi in cui vendono cuccioli di cani e gatti, starei
ore a fissarli dalla vetrina tanto sembrano peluches. Mi viene voglia
di portarli a casa tutti)
Tornando indietro,
icastrato in una via laterale, tra banchi e negozzi, nascosto in una
rientranza c'è questa piccola meraviglia: un tempio buddhista di
rosso vestito, sono le perle inaspettate che Tokyo regala e la cui
scoperta provoca un brivido di gioia inattesa.
Allunghiamo un
attimo per passare davanti al ristorante dove a Ueno di solito
mangiamo la Tanuki soba fredda -soba servita fredda e guarnita con scaglie di tempura-, voglio mostrare a Bea e Cri una
cosa divertente.
(l'ipnotica
soba magica fa su e giù, su e giù, si rischia di rimanere
imbambolati due ore a guardarla)
Ci inoltriamo nel
parco di Ueno, per una passeggiata veloce alla scoperte di
strade non ancora percorse, al riparo tra gli alberi due templi
posano le loro membra di pietra.
(è quasi
mezzogiorno e inizia a fare davvero caldo, anche l'entrata del tempio
si riposa all'ombra delle fronde degli alberi)
(entriamo a
curiosare e rimango stupita, un tempio che merita davvero una visita)
(bellissime
lanterne di pietra)
(ema
-tavolette su cui scrivere preghiere e desideri- tantissime lingue e
tantissimi colori, e la speranza, quella tipica dell'essere umano,
che messa per iscritto ci pare assuma concretezza)
(uno
spettacolo di rosso e di oro, tra mille intricati disegni e decori)
(ciò che mi
piace di questa foto -oltre al tempio s'intende- è il fatto che
ognuna di noi abbia un colore di capelli estremamente diverso da
quello delle altre, cosa che non mi era mai capitata in un gruppo di
ragazze)
(poco più un
lì c'è un altro piccolo tempio, tanti torii rossi uno dietro
l'altro a creare un tunnel lungo, dove porta non avrò il tempo di
scoprirlo, è ora di dirigersi ad Asakusa)
Ci fermiamo a
mangiare in un ristorantino tradizionale in una strada parallela a
Nakamise Dori, attirate dai grandi cartelli che fuori
pubblicizzano chirashi a prezzi niente male.
Dentro è piccolo,
di legno, cartelli appesi ovunque. Si mangia seduti per terra, gambe
incastrate sotto il tavolino basso. Il marito e cuoco si scherma
dietro al bancone, intento nelle sue magie culinarie, la moglie ci
accoglie sorridente, per niente timorosa delle nostre facce
straniere, e quando scopre che parliamo giapponese si scioglie in
qualche chiacchiera calorosa, mentre ci porge gentile i menù.
(scegliere tra
così tante cose buone non è affatto facile)
Osservo il cuoco
preparare i nostri piatti: taglia, prende, posa, lo fa con una
delicatezza e una cura infiniti, posso solo pregustare un simile
impegno.
(alla fine
opto per un chirashi con tonno e salmone, ce lo portano con un set:
zuppa di miso e gelatina di prugne. Tutto squisito, la grande
sorpresa è la gelatina, quella italiana non mi piace, ma questa è
così buona che la faccio sparire in mezzo secondo)
(l'esterno del
locale, 100% consigliato)
Proseguiamo verso
il Tokyo Sky Tree, si attraversa Asakusa e poi il fiume
Sumida, non servono indicazioni, è lo stesso Sky Tree ad attrarre
gli occhi a se, svettando in mezzo a tutti gli altri palazzi.
(ad Asakusa ci
sono due punti in cui si possono prendere i risciò: davanti al Sensoji e prima di oltrepassare il ponte del Sumida. Sono molto
costosi, ma sicuramente ne vale la pena, una maniera alternativa e
divertente di fare una visita guidata insomma)
(il ponte del
Sumida fa parte del clan Uchiha)
Lo Sky Tree con i
suoi 634 metri è la torre più alta al mondo. Ha ben due osservatori
uno a 350 metri e uno a 450 metri che permettono una visione a 360°
di Tokyo e se il tempo è bello perfino del Monte Fuji (ovviamente
oggi il tempo non è dei migliori, fa caldo, ma il cielo non è
limpido, in generale avvistare il Fuji d'estate è raro, pace all'anima
mia, mi devo rassegnare: il Fuji quest'anno non lo vedo)
(lo Sky Tree
si arrampica verso il cielo e si specchia nell'acqua di un canale lì
vicino)
(intrecci di
metallo che salgono su fino alle nuvole)
La fila per fare i
biglietti -2000 yen fino al primo osservatorio- è impressionante, ci
sono tantissime persone ed è prevista più di un'ora di coda ma
ormai non abbiamo intenzione di demordere.
Alla cassa ci
avvertono che a causa del forte vento l'ascensore dovrà salire più
lentamente (accidenti quattro secondi invece che due per fare 350
metri, rischierò di annoiarmi. Seriamente gli ascensori sono
velocissimi e molto belli).
La vista è uno
spettacolo e si ha l'idea, realmente e non solo più idealmente, di
quanto Tokyo sia immensa, di quanta vita contenga. Non si vede la
fine di questa città che si distende in ogni direzione, occupa il
suo spazio, perché lei può, perché lei è Tokyo e i suoi 16
milioni di abitanti da qualche parte dovrà pure metterli, in
orizzontale e in verticale lei li accoglie tutti.
(alla fine
decidiamo di non salire al secondo osservatorio: 100 metri in più,
vista la foschia, non ci permetteranno di vedere molto altro. Così
ci fermiamo a 350 metri per qualche scatto in più)
(ahahah sotto
i piedi non ho niente... che cosa rassicurante...)
Dopo la solita
tappa al negozio dei souvenirs alla ricerca dell'immancabile spilla
facciamo un giretto nel centro commerciale attaccato allo Sky Tree, è
un posto davvero carino per rilassarsi un attimo e fare una buona
merenda, c'è perfino un Nana's Green Tea, catena famosa per i suoi
gelati e piatti a basa principalmente di maccha.
(un dolcetto
leopardato venduto in uno dei tanti negozi del centro commerciale, ha
perfino il fiocchetto fuxia, perché se uno vuole fare il dolcetto tamarro lo
deve far bene, qua non lasciano niente al caso)
Giusto fuori dal
centro commerciale una famigliola di cinesi in vacanza ci chiede di
scattargli una foto sfondo Sky Tree, hanno un aggeggio spettacolare e
futuristico da attaccare all'iphone che permette di prendere l'intera
torre. Vogliamo rubare l'idea e chiediamo di scattarci una foto,
ovviamente senza il mirabolante aggeggio i risultanti non sono gli
stessi, neanche impegnandosi lo Sky Tree entra tutto in campo,
provano un paio di volte finché in un moto di solidarietà decidono
di prestarcelo, e questi sono i risultati.
(aggeggio
cinese VS Tokyo Sky Tree 1-0)
Poco più in là
c'è un carinissimo Negozio Ghibli, le vetrine sono allestite
in maniera da sembrare un bosco incantato e fra i rami fa capolino
Totoro in persona.
(il Nekobus -un personaggio del film Totoro di Hayao Miyazaki- veglia sugli artbooks e i puzzles)
(nell'altra
vetrina il Nekobus e il suo sorriso sornione)
Il sole sta
calando e ci fermiamo un attimo in una piazzetta sotto lo Sky Tree,
siamo uscite da tutt'altra parte rispetto all'entrata e ora dobbiamo
ritrovare la strada verso Asakusa, ci aspetta una lunga camminata.
Ci prende
un'improvvisa voglia di takoyaki, e ricordando un chioschetto
visto durante la precedente visita ad Asakusa ci dirigiamo lì. Il
ragazzo, forse spaventato dall'improvvisa invasione di donne
occidentali, fa confusione con gli ordini e così aspettiamo un pò
prima di poter mangiare.
(mascherina,
bacchette in mano e tanti takoyaki che aspettano di essere cucinati a
puntino. Takoyaki non male ma quelli comprati ai banchetti davanti al Sensoji mi sono piaciuti di più)
(prima di
andare alla metro passiamo al Sensoji, il buio è sceso e lui e
illuminato, non l'ho ancora mai visto di notte ed è incredibilmente
bello)
(un gruppetto
di salary men un tantinello ubriachi passa di lì e se la ride
beatamente, così chiediamo di fare una foto assieme. Sono talmente
allegri che accettano al volo, quello in centro in particolare è uno
spasso. Inizialmente era stato scelto per fare la foto, ma con una
qualche scusa biascicata tra un pò di giapponese sbilenco e una
risata chiama un altro del gruppo, gli appioppa la macchina
fotografica per poi correre a mettersi in posa)
(per restare
in tema di paesaggi notturni, lo Sky Tree è meraviglioso anche di
notte)
L'idea ora è di
passare qualche oretta a Ginza per poi postarsi a piedi fino a
Tsukiji e attendere, attendere e ancora attendere.
In realtà non
abbiamo un'idea ben precisa rigurdo cosa visitare così semplicemente
passeggiamo.
Ginza è un
quartiere ricco e lo si vede chiaramente, ha un'atmosfera tutta
diversa. E' pulito, netto, più squadrato, gli edifici sono sempre
grandi e imponenti ma più lucidi, più ordinati. Forse è perché
c'è molto più spazio tra un palazzo e l'altro, forse perché le
strade sono più ampie, forse per via dei nomi dei grandi marchi di
alta moda che invadono le facciate di quegli stessi palazzi, ma il
cambiamento si percepisce chiaramente.
(uscite dalla
metro ci ritroviamo a passare davanti al ライオン -Raion, leone- un pub di Ginza
piuttosto famoso, proprio davanti all'entrata un folto gruppo di
salary men appena usciti invade il marciapiede e siamo costrette a
farci largo tra loro)
(girando a
caso troviamo questo assurdo negozio d'arredamento, qualcuno ha
chiesto un tavolino ottocentesco color oro con ripiano in marmo? Una
lampada-drago che a vederla deve pesare 10 kg tutti?)
(prosegue il
nostro girovagare, ci troviamo un pò fuori dall'aria centrale di
Ginza)
(una coppia a
lato della strada si bacia appassionatamente, qua è una scena
talmente strana che li fotografo. Bravi, vi stimo, e se volete
baciarvi continuate pure)
(un café che
vende dolci coloratissimi a forma di testa di coniglio)
Ci spostiamo
sempre più verso l'incrocio principale di Ginza, il Yon chome,
dirette verso il Kabukiza (il teatro per il kabuki di Tokyo) e
poi allo Starbucks per un pò di sano internet gratuito, una comoda
sedia e una sbirciata a whatsapp dopo una giornata passata a
camminare.
(nel primo edificio un negozio per
ogni piano e un palazzo in pieno groviera style)
(una parte del Yon Chome, purtroppo alcuni degli edifici più famosi sono in
ristrutturazione)
(il kabuki è
uno dei generi classici del teatro giapponese, ancora oggi molto
apprezzato)
(taxi gialli
sfrecciano davanti al Kabukiza)
(un manifesto
con alcuni attori. Che interpretino ruoli femminili o maschili tutti
gli attori sono uomini, così come nel no -un altro dei generi
classici del teatro giapponese- è un'arte in cui le donne non sono
ammesse).
Lasciatoci alle spalle il Kabukiza proseguiamo dritte, direzione Tsukiji e notte insonne, ma ormai non ci ferma nessuno. A Tokyo la notte è splendida e noi siamo pronte a viverla tutta da vere sbarboneggiatrici provette.
Per oggi siamo giunti al capolinea, ma la nostra avventura notturna non finisce qui, troverete tutto nel prossimo post dedicato a Tsukiji, il mercato del pesce più grande del mondo.
Se ti è piaciuto osservare Tokyo nella sua routine quotidiana e poi ammirarla in tutto il suo splendore dall'alto, se ti sei divertito curiosando per Ginza e per Asakusa allora mi piaccia la pagina di Facebook Prossima Fermata per rimanere sempre aggiornato.
また今度皆さん (^o^)/
また今度皆さん (^o^)/
Ciao, posso sapere dov'e' esattamente il negozio dedicato al mondo Ghibli per favore? Bellissimo giro!
RispondiEliminaCiao :) proprio attaccato allo Sky Tree c'è un centro commerciale che si chiama Tokyo Solamachi, il negozio fa parte di questo centro commerciale (anche se non è dentro al centro commerciale ma ha un'entrata a parte)
EliminaIl nome del negozio è Donguri Kyowakoku (in giapponese lo vedrai scritto così: どんぐり 共和国 ) , nel sito del centro commerciale lo dà nella posizione 2F block 12 :)
fammi sapere se riesci a trovarlo e se hai bisogno chiedi pure
Sono contenta ti sia piaciuto l'itinerario!!
grazie mille!
RispondiEliminaprego figurati :) spero tu riesca a trovarlo!!!
EliminaQuel negozio è il paradiso per gli appassionati dello Studio Ghibli !!!