sabato 3 dicembre 2016

Londra multicolor: tutti i mercati di Camden, una caccia al tramonto su Primrose Hill e binario 9 e 3/4


~ itinerario di 8 giorni a Londra: day 1 ~





Fumo di Londra, una variante di grigio che sfuma in maniera pungente verso il color cenere, proprio quel grigio vischioso di cui uno si immaginerebbe ammantata la capitale inglese: spesso e denso riflesso nel cielo, nelle strade, negli edifici dal viso incavato,
Osservandola però, potrei dire che Londra abbia quel qualcosa, quel qualcosa tipico di alcune grandissime città, quell'indefinibile esaltazione tanto personale quanto complessa, che a Parigi ad esempio non ho avvertito, mentre a Tokyo al contrario sento in maniera quasi dolorosa: una gioia di vivere folle, un'ubriachezza d'amore. 
Londra fa girare la testa, vertigini di meraviglia di chi ingrigita dentro non lo è mai stata, tanto piena di persone e di diversità da essere vibrante. Una città multicolor, non solo nelle tinte ma anche nell'immensa capacità di accogliere e assimilare, di far proprio il serio e l'assurdo, la bellezza e la bontà dell'estraneo. 
Una città grigio fumo d'altronde non permetterebbe mai ad enormi draghi, angeli gotici e scorpioni argentei di posarsi sulle facciate dei suoi palazzi, a robot lucenti alti parecchi metri di presidiare l'entrata di negozi, a variopinti oggetti spaiati e a mode bizzarre di invadere le proprie strade, pretenderebbe ordine e a Londra l'ordine è solo apparente, come uno di quei laghetti piatti abitati, sotto la superficie, da una miriade di carpe koi che si agitano con i loro corpi sgargianti in cerca di cibo ... 





















Londra mi pare, nei volti che assume, affamata di energia, non quanto Tokyo, ma quel tanto che basta da far venire quella stessa fame anche te. 
La grande, immensa Londra tra le vie colorate di Camden sembra insaziabile, un laborioso lavoro di patchwork in cui cuciti a filo doppio sono finiti gli oggetti più impensabili, da accenni di punk fino a pub antichi ornati di fiori e dallo stile classico. 
E' un incontro di quelli forti per me, di quelli emozionanti, fin dai primi passi fuori dalla metro Camden Town, a ritrovarmi di fronte a quel mosaico di antico, moderno ed estraniante mi sembra di avere un flashback.
E' da tanto che non mi sento così sopraffatta da una città. 

La strada dritta che conduce fino all'entrata dei mercati è un incastro di dettagli che rivela l'identità del quartiere, i piccoli negozi alternativi, le bancarelle, gli studi di tattoo e piercing, qualche ragazzo pieno di borchie, jeans e giubbotto di pelle a completare il look, le buffe statuine della regina che agitano la mano da una vetrina, street art minimal in bianco e nero che per un attimo mi fa sentire direttamente dentro tumblr, mentre un'altro muro dice "Welcome to Camden" e io un po', a questo posto, sento di appartenere. 
Affine alle cose stravaganti e multicolor che questa parte di Londra ha da offrirmi. 




























A Camden i mercati sono ben 5, ognuno con una propria identità eppure strettamente aggrovigliati l'uno all'altro.  
L'Inverness Street Market, un piccolo mercato ortofrutticolo, 
Il Buck Street Market, un dedalo di bancarella di curiosi vestiti a poco prezzo sul quale campeggia la scritta gialla e verde The Camden Market, 
il Camden Canal Market 
e in fine i due mercati più grandi il Camden Lock Market e lo Stables. 

Il primo che si incontra sul cammino, giungendo dalla fermata della metro, è il Buck Street Market, assomiglia nelle forme e nei contenuti ad un nostro mercato, infilatevi senza paura tra i suoi stretti passaggi, fate se è il caso qualche acquisto cheap. 
Proseguendo fino a giungere al Lock (la chiusa che si trova sul Regent's Canal) avrete una prima visuale del canale che attraversa questa zona di Camden, il sottile ponte bianco, gli ormeggi di alcune piccole imbarcazioni dall'aria antica e sulla sinistra l'entrata, in polverosi mattoncini rossi e bruni, dei due mercati principali: il Camden Lock Market e lo Stables




















Il Camden Lock Market e lo Stables racchiudono, a differenza dei mercati precedenti, l'anima multicolor e multietnica del quartiere
Sono Camden in tutto e per tutto, che vive e respira nei piccoli stand, provenienti da tutte le parti del mondo, nei negozietti tanto variegati quanto sorprendenti. Afferrate quindi uno dei buonissimi succhi o frullati di The Good Yard e iniziate ad esplorare. 
I due mercati sono così strettamente abbracciati da non esserci pausa tra l'uno e l'altro. 
Si entra innanzitutto nella struttura principale del Camden Lock Market, tra artigiani e muri che sussurrano mille parole, appese nelle loro lettere arricciate, targhe lucenti e arcobaleno:  
"everything is going to be ok
dicono 
"live well, love much, laugh often
è il loro modo di sorridere al passante, di far nascere nell'acquirente più fiducia o una risata. 

Si sale al piano superiore dell'edificio,poi si gira a sinistra fino a scendere lungo le scale che portano  alla piccola piazza nascosta ricolma di food truck, lungo il percorso incastrato tra un muro di mattoncini e una galleria d'arte, i dottori dei pianoforti, un negozio stipato di questi magnifici strumenti musicali in attesa di essere rimessi in sesto. 












































Arepa, burritos coreani, caffè etiope, cucina indiana, piatti cinesi, crepe e cibi giapponesi, bubble tea, pietanze provenienti da ogni angolo di mondo, cucinate non solo nella piazza del Camden Lock Market ma anche in diverse aree dello Stables, rendono i mercati di Camden un luogo perfetto anche per un pranzo o uno spuntino veloce. 
Superata la minuscola libreria antiquaria dalle vetrine completamente tappezzate di libri consumati di ogni dimensione, potete scegliere se avventurarvi lungo le sponde del Regent's Canal o proseguire il percorso passando nello Stables. 

Se possibile quest'ultimo mercato è perfino più bello del precedente, un labirinto in miniatura di minuscole vie e passaggi, in parte al chiuso in parte all'aperto, ma soprattutto un incessante fusione delle cose più disparate. 
Ci sono vestiti in pieno stile goth e vampiresco, gonne di tulle fluo, pellicce finte, moda anni '90, borchie, rock e punk ma anche vintage, sia nella lunga via delle stalle antiche (da cui lo Stables prende il nome) sia in un enorme stanzone che assomiglia ad una cantina rimasta troppo a lungo chiusa: aria stantia, mobili che si sgretolano e un forte odore di abiti in pelle di seconda mano. 
Ci sono negozi di vinili, di lampade arabe dai mille colori, un meraviglioso muro che sembra un pezzo di universo colorato e pulsante, borse in stile kawaii, gli stickers di Bansky e quadretti con scritte e immagini di Londra che spuntano un po' ovunque. 

Nella zona all'aperto potete invece dare una sbirciatina alla statua di Amy Whinehouse  (posizionata nel crocevia che indica le varie zone dello Stables) la quale era solita passare molto tempo nel quartiere, o entrare a curiosare nel famoso negozio Cyber Dog un mix tra fantascienza e musica techno.
Un' altra possibilità è seguire la ragazza che danza con il suo ombrellino vittoriano e concedersi un book fotografico in stile vintage o ispirato a epoche inglesi passate. 
Anche fermarsi al Cereal Killer Café per una scodella di latte e oltre 100 tipi di cereali provenienti da tutto il mondo non è una cattiva idea (lo riconoscerete subito grazie all'enorme scatola di cereali posizionata all'entrata, si corra mai il rischio di passare inosservati). 
Quando ci sono stata io, proprio davanti al negozio i londinesi, estremamente fiduciosi nel loro clima, avevano anche creato una zona con delle sedie a sdraio colorate e zolle di erba finta molto in stile spiaggia californiana anni '50 in cui prendere il sole. 

















































Per concludere la giornata degnamente non posso perdermi una passeggiata fino a Primrose Hill, il parco al cui centro si trova una collina da cui poter ammirare uno stupendo tramonto su Londra. 
Primrose Hill è a circa 15/20 minuti a piedi dalla zona dei mercati di Camden e la strade che si attraversano per arrivarci sono costeggiate da tipiche casette inglesi una più bella dell'altra.
Sono in ritardissimo in realtà e per la paura di perdermi il tramonto inizio letteralmente a correre su per la collina, tira un vento tremendamente gelido e quando arrivo in cima il cielo ha appena cominciato a diventare rosa, sullo sfondo il vetro lucido e l'acciaio dei grattacieli della capitale, le forme inconfondibili di Shard e Walkie-Talkie, mentre tutto intorno a me sfuma pian piano verso il lilla e il violetto. Oggi non ho visto neanche un accenno di Fumo di Londra ma una città dipinta dalle più belle sfumature di mondo. 

Quando il sole cala dietro l'orizzonte e il vento si fa più cattivo so che è l'ora di tornare a Camden , striscio la mia oyster e salgo sul bus 274, che partendo dal lato del parco mi deposita di nuovo in Camden High Street. 
L'unica cosa a cui riesco a pensare a questo punto della giornata è il buonissimo Fish and Chips di Poppie's, un ristorante dalle pareti in vetro completamente avvolto dall'edera e dagli arredi anni 50. 
Questa Londra multicolor mi ha decisamente fatto innamorare di lei. 














Dopo cena mi concedo il mio personale momento da "ho 10 anni nel cuore" (ma per Harry Potter e gli M&M'S non si è mai troppo vecchi, giusto?). 
Realizzando uno dei miei più grandi sogni di sempre: andare al Binario 9 e 3/4 a King's Cross, punto di partenza di tutte le magiche avventure di Harry e i suoi amici.
Il negozio a tema Harry Potter presente nella stazione penso possa essere considerato il paradiso  in terra di ogni fan della saga: bacchette, magliette, uniformi, tazze, statuine, peluche, i dolci della saga, spille, borse, sciarpe, poster, ogni cosa legata al mondo di Harry Potter che vi possa venire in mente loro ce l'hanno ... insomma, metodi semplici e veloci per far diventare poveri noi Potterhead. 
Ma soprattutto, subito a fianco al negozio, c'è una bellissima, magica, fantastica postazione per fare le foto: uno dei tipici carrelli di Harry Potter per metà già entrato nel binario dell'Hogwarts Express, le sciarpe delle case da indossare e varie bacchette da poter usare (ditemi se non è un sogno ad occhi aperti?) 
Sono così felice che sto in fila ad aspettare il mio turno con un sorriso da ebete per tutto il tempo. 
Osservate attentamente la foto (perché potrebbe sfuggirvi), che dite si vede che sono felice?
Un salto e via, ciao gente, ho cambiato idea, altro che Giappone, io vado ad Hogwarts. 

Dopo aver mostrato al mondo quanto io possa essere felice con della roba di Harry Potter attorno, da qualche parte trovo ancora le forze di spingermi fino a Piccadilly Circus (che illuminato di notte è spettacolare) e passeggiare fino alla China Town (forse mi ripeto, ma illuminata di notte anche lei è spettacolare) per poi fermarmi all'M&M'S World
Vi dico solo che l'odore di cioccolato si sente fin da fuori. 
Una nuvola di droga in formato zuccheroso in pratica, che ti avvolge e ti costringe ad entrare. 
Il negozio dentro è davvero carino e divertente (l'hanno studiata bene sta cosa quei furbacchioni degli inglesi) con tutta una serie di statue giganti delle mascotte m&m's a tema Londra (ci sono gli m&m's Beatles, l'm&m's con la tipica uniforme da guardia inglese, il cavaliere medievale), tantissimi gadget, pacchi su pacchi ovviamente degli amati cioccolatini coloratissimi e enormi distributori di M&M's di ogni colore possibile e immaginabile, che già da soli meriterebbero una foto. 

l'Harry Potter Shop è aperto dal Lunedì al Sabato 8-22 e la Domenica 9-21, 
mentre l'M&M'S World dal Lunedì al Sabato 10-00 e la Domenica 12-18.30 



i miei capelli fanno SWIIISH 



















Cosa ne pensi di questo quartiere di Londra? Ci sei mai stato? :) 
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Ci vediamo alla Prossima Fermata  ⊂(。・ω・。)⊃ 




4 commenti:

  1. Ahhhh... Camden Town, una delle mie zone preferite di Londra! Se poi nello stesso post si parla anche di Harry Potter, puoi immaginare quanto mi sia piaciuta questa lettura :D
    Anche per me Londra è proprio come la descrivi tu: vibrante, colorata, piena di vita... è una citta in cui mi trasferirei volentieri, la sento mia e ogni volta tornarci è un piacere. :)

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    1. Camden Town è diventato anche uno dei mie posti preferiti (anche se a Londra in effetti è davvero difficile scegliere).
      Ahahah potevo mai esimermi dal parlare di Harry Potter ... peccato che il carrello non si possa portare a casa perché sarebbe un bel pezzo d'arredamento XD

      Mi trasferirei anche io in una città così, sto capendo sempre più che è il tipo di luogo in cui mi piacerebbe abitare. Sarebbe un luogo di continue scoperte :D (e forse non c'è niente di meglio per noi viaggiatori)

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  2. Stefania, questo post mi è piaciuto un sacco!! Mi piace tantissimo come descrivi Londra nella prima parte: mai mai mai, in tutte le volte che ci sono stata, ho pensato che fosse una città grigia! Chi se ne frega della pioggia e del cielo cupo, i colori non devono per forza essere ricercati sopra di noi, ma intorno a noi! E tu l'hai fatto davvero benissimo :)
    Col finale Harry Potter style, poi, mi stendi :D

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    1. Grazie Agnese :D !! Penso sempre che una città abbia una sua anima, un suo modo di presentarsi, dato da un insieme infinito di fattori e che semplicemente il suo modo di essere basti a renderla colorata o meno.
      Sono pienamente d'accordo con te, Londra non potrebbe mai essere definita grigia per la sua bellissima e straordinaria capacità di racchiudere e accogliere il diverso e soprattutto esibirlo con fierezza.

      Ahaha giustamente da buona fan di Harry Potter non potevo farmi scappare l'occasione, credo sia un'attrazione imperdibile :D

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