5 GIORNI A
LISBONA
Quarto giorno a
Lisbona, oggi abbiamo in programma la visita di Sintra un piccolo
paesino patrimonio dell'Unesco. Ciò che rende la località di Sintra
unica nel suo genere è la singolare concetrazione di palazzi e
castelli.
Sintra è il
luogo più bello visitato durante il viaggio e quello che forse più
mi è rimasto nel cuore, dedicate un'intera giornata alla sua
eplorazione, se siete a Lisbona non potete perdervelo.
Ci si arriva facilmente in treno,
partendo dalla stazione del Rossio a Lisbona e il viaggio dura
circa 40 minuti (il biglietto è intorno ai 4,10 andata e ritorno).
(la magnifica stazione del Rossio)
Ciò che si respira a Sintra è
un'atmosfera moresca, di fiaba e di sogno. Colori, tempi passati,
tanto verde e sole, e poi ? Poi meraviglia, man mano che visito, non
riesco a fare a meno di essere sempre più innamorata della piccola e
incantevole Sintra.
(la stazione di Sintra)
Dalla stazione al centro paese
percorriamo un tratto a piedi, la vista è stupenda e già durante la
camminata si possono scorgere tracce del passato arabo del luogo.
Una volta arrivate in centro scegliamo
di visitare per primo il Palácio Nacional che si trova nella
piazza principale di Sintra. Il palazzo, risalente al XVI sec, è
costituito da una serie di corpi collegati da cortili, scale,
corridoi e gallerie. Davvero sorprendetne è proprio questo susseguirsi di stanze così diverse tra loro per dimensioni e temi.
( il Palácio
Nacional visto dalla strada per arrivare al centro di Sintra)
Ciò che salta subito all'occhio è l'elevato numero di stili (medievale, gotico, manuelino, rinascimentale,
romantico). Il Palácio è un'entità multiforme e colorata, che vive in tutta tranquillità il suo eclettismo.
(dettagli degli interni del Palácio
Nacional: cigni, gazze ladre, uva e fiori arabi)
Uscite ci lanciamo in esplorazione, poco
oltre la piazza principale c'è un piccolo ufficio turistico, ci
fermiamo incuriosite e troviamo una SUPER
offerta (è il santo patrono del viaggiatore low cost che veglia su di me? ): biglietto
andata e ritorno del pullman per salire fino agli altri palazzi (sono
costruiti su una collina) + entrata al Castelo dos Mouros e al
Palácio da Pena a 13 euro (lo dovete mostrare all'entrata di
entrambi perciò trattatelo come un tesoro prezioso).
Vi sconsiglio di
salire a piedi, non è lunga: di più (molto di più, anche se qualche valoroso dalla faccia sconsolata ci prova anche a salire a piedi). In ogni caso
camminerete già tanto all'interno dei castelli e il pullman vi
lascia davanti ad ogni monumento e vi riprende per portarvi alla
tappa successiva: molto comodo insomma.
Così
scendiamo alla prima fermata: inizialmente
Sintra era un insediamento arabo, ciò che ne resta è il magnifico
Castelo dos Mouros
che domina la valle sottostante offrendo una vista spettacolare. La
roccaforte vera e propria si raggiunge con una breve passaggiate
immersi nella natura lungo un sentiero in terrabattuta. La sensazione
è proprio quella di compiere un viaggio indietro nel tempo.
(la roccaforte
araba percorre il crinale con le sue forme sinuose, mi ricorda la
muraglia cinese in miniatura, sarà per questo che amo il posto alla
follia?)
La visita è
davvero divertente, ci si può muovere liberamente sulle mura, salire
strette scalette in pietra, arrampicarsi sulle torri, una grande soddisfazione per il turista avventuroso.
(il Palácio
National sotto di noi, oggi domino la valle, domani ovviamente il mondo)
Una
volta conclusa la visita, torniamo alla fermata dell'autobus, che ci
carica per portarci al Palácio da Pena residenza
dei regali portoghesi fino alla proclamazione della Repubblica nel
1910, costruito sul punto più alto della collina ( le solite manie di grandezza).
(il Palácio da
Pena visto dal Castelo dos Mouros)
Il castello è un
tripudio di colori e stili, anche qui c'è un pizzico di moresco a
condire il tutto.
(scorci del
Paláccio da Pena, non ve l'ho detto ma sono ad Agrabah in realtà)
E' ormai ora di pranzo ma abbiamo
poca scelta, confinate in cima alla collina aspettando di entrare per
la visita, l'unica soluzione è mangiare allo chicosissimo bar del
castello. Prendo un panino tonno e pomodoro, me lo servono in una
carta bellissima, il pane sa di costoso solo a vederlo, una
baguettina con i semini sopra. Niente da dire: buonissimo, ma vado
alla cassa con il timore che mi spennino, invece mi chiedono solo 4 euro, come ad un
normale autogrill da noi (a pensarci prima avremmo potuto comprare
qualcosa nella panetteria che c'era nella piazza principale, ma alla
fine è andata bene lo stesso). Rifocillate partiamo per la visita,
bello scoprire che il mobilio originale è ancora completamente presente, tutto è stato lasciato così com'era quando il palazzo era ancora abitato, il che rende la visita ancora più interessante.
Concluso il giro
riprendiamo l'autobus per tornare in centro paese decisamente
stanche. Ma c'è ancora un posto che voglio assolutamente vedere
quindi tiro fuori le ultime forze.
La
Quinta da Regaleira
è appena fuori dal centro, superato l'ufficio turistico in cui
abbiamo comprato i biglietti si prosegue dritto per circa un quarto
d'ora.
Paghiamo
pochissimo il biglietto studenti (4 euro) e entriamo, c'è molto da vedere
perciò anche qui si cammina. La Quinta è costruita in mezzo alla
natura, si amalgama con essa, come scolpita nella pietra in una
giugla sperduta.
Il giardino è
immenso ed è qualcosa di sublime, il pezzo forte della Qinta a mio
avviso.
Se possedete uno
spirito curioso la Quinta da Regaleira fa assolutamente
per voi. In mezzo alla vegetazione ci sono torri, fontane, ponti,
cascate ma soprattuto un labirinto sotterraneo, al quale si può
accedere attraverso alcune grotte. Le gallerie si snodano in diverse
direzioni, alcune hanno il tracciato segnato da lucine laterali
altre sono completamente al buio. L'entrata che troviamo noi è
attraverso una cascata.
(saltando da
una pietra all'altra attraverso il laghetto, passo in un piccolo
tunnel buio e giungo dall'altro lato della cascata: Lara Croft me fa un baffo)
Percorrendo la
galleria illuminata arriviamo sul fondo di un pozzo secco
(in cima al
pozzo c'è una porta segreta nella parete che permette di uscire
fuori, mi sento posseduta dal demone di Indiana Jones, ormai mi avete persa)
Finito
il giro mi sembra quasi di sentire i piedi urlare pietà (li sentite
anche voi?), torniamo nella piazza principale e entriamo nella
panetteria per comprare le Queijadas
de Sintra,
dolci
al formaggio e cannella tipici del posto che mi fanno il pieno di buonumore.
(capelli da desperados styled by tutto il vento fortissimo che mi sono beccata e queijadas: mangiate e approvate)
Riprendiamo
il treno per Lisbona e una volta arrivate è sera, ma dato che è
presto facciamo un giretto all'Hard Rock, che si trova in
Avenida de Liberdade, proprio vicino alla stazione Rossio.
Siamo al quinto
e ultimo giorno, questa sera si prende l'aereo per tornare a casa così
liberiamo la stanza, ma alla reception gentilissimi ci tengono la
valigia per l'intera giornata. Oggi ci rechiamo nel punto più ad
ovest del continente europeo Cabo da Roca.
Arrivarci non è troppo complicato, gli ottimi trasporti pubblici
portoghesi fanno anche in questo caso la loro bella figura, ma gli
autobus non passano con molta frequenza e il viaggio è lungo (1h20
Rossio-Sintra/Sintra-Rossio + 3h Sintra-Cabo da Roca/Cabo da Roca-
Sintra), quindi calcolate
bene i tempi.
Si
prende il treno da Rossio per Sintra, una volta lì appena
usciti dalla stazione sulla destra c'è una fermata dell'autobus, dove prendiamo la linea 403 che ci porta fino al capo (8 euro a/r). Durante il
tragitto mi applico per fare un cartello con cui scattare alcune
foto.
( il frutto
del mio lavoro in pullman: punto più a ovest del continente, mi
diverto con poco)
A regnare è il
rumore dell'oceano, possente, che si infrange sulla scogliera, la
natura tranquilla al sicuro dall'uomo.
(qui... dove
la terra finisce e il mare comincia)
il vento sale su
per il promontorio, i capelli turbinano, e lo sguardo si perde, gli
occhi possono vagare lontano senza trovare niente a cui appigliarsi.
Ti senti piccolo di fronte all'immensità dell'oceano, piccolo e
libero.
(Jack non vieni a tenermi le braccia? Giuro che io un pò di posto sulla porta te lo faccio)
Tornate a
Lisbona, manca ancora qualche ora prima del volo, così passeggiamo
per il centro e compriamo gli ultimi souvenirs, ci sediamo in Praça
do Comércio per
l'ultimo saluto alla città
(l'oceano
alla foce del Tago e tanto sole, sono così beata che non so chi me
lo fa fare di andare via)
Curiosità
Buttate sempre
un occhio all'interno delle fermate della metro rimarrete sorpresi
(disegni
arabi, pesci, grattaciali e il bianconiglio)
Riepilogando
1*giorno(arrivo
la sera): arrivo all'aeroporto di Lisbona e trasferimento in centro
città
2*giorno: visita
dei quartieri di Alfama, Baixa e Belem
3* giorno:
visita dei quartieri di Chiado, Bairro Alto,Oceanario e traversata
del Tago
4*giorno: visita
di Sintra
5*giorno(partenza
la sera): visita di Cabo di roca, ultimo giro per Lisbona e a
partenza
periodo:
Luglio 2012
clima:
caldo ma non eccesivamente, il vento è sempre pronto ad alzarsi,
portatevi sempre dietro un golf
volo e hotel : Lufthansa e Hotel
Almirante (Av. Almirante Reis 68), soddisfatta della scelta
costo: 500 euro volo+ hotel+ tutte le
spese sul posto. Abbiamo prenotato all'ultimo perciò guardando prima
il volo e scegliendo un ostello invece che un hotel sicuramente la
spesa scende
N.B nei vari monumenti chiedete sempre
se hanno lo sconto studenti, alle volte non lo scrivono nei
prezzari ma c'è
difficoltà:
facile, come tutti i viaggi low cost fai da te si cammina e anche
tanto, ma i servizi funzionano bene, insomma nessun problema
all'orizzonte
Fatemi sapere cosa ne pensate, siete
mai stati a Lisbona ? Vi piacerebbe andarci?
Per qualsiasi domanda scrivetemi pure
Un bacio, e ci vediamo alla Prossima
Fermata.
Stefania
VAI A LISBONA PARTE PRIMA
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