~ del perché ho deciso di trasferirmi in Giappone ~
C'è qualcosa di speciale nelle mattine di Tokyo, qualcosa di incommensurabile per me, qualcosa di drasticamente indefinibile e al tempo stesso dolorosamente buono.
E' il sole che si alza, che qui assume
una tonalità bianca e lucida, tanto cristallina da farmi pensare
alla rinascita, al pulito immacolato di una sala chirurgica, come se
con l'alba il mondo potesse giustamente riempirsi di bontà, dare un
colpo di spugna al sudiciume della notte e colmare me di gioia e
aspettative talmente grandi da poterle a stento afferrare, è il dono
che questa città mi concede, qui e ora a Tokyo, come in nessun altro
posto al mondo.
Sulle superfici lisce di case e
palazzi, sulle mattonelle e sui vetri cangianti, raggi sparsi si
stendono sulle guance pallide di una Tokyo che sbadiglia,
dopo una notte ubriaca di luci al neon e bevute in izakaya fumosi.
Lo so perché sono le 6.00 del mattino
e sto camminando per le strade praticamente deserte di Nippori,
in uno degli ultimi giorni in terra giapponese.
Il sole sta sorgendo e pare prendermi
una stretta al cuore.
C'è tutta questa luce intorno a me e
un immenso, profondissimo silenzio.